Sfide e opportunità nell’export vinicolo: l'esperienza di Mara Stradotto


Oggi ho il piacere di intervistare Mara Stradotto, una professionista di grande esperienza nel mondo del vino e dell'export. 

Mara ricopre il ruolo di Export Manager per la prestigiosa cantina Serafini e Vidotto e vanta un diploma DipWSET, uno dei più alti riconoscimenti nel settore vinicolo internazionale. Con una carriera costruita sulla passione per il vino e una solida competenza in ambito commerciale, Mara ci guiderà attraverso le sue esperienze, le sfide che ha affrontato e condividerà consigli preziosi per chi desidera intraprendere un percorso nell'export del vino. Un’intervista da non perdere per scoprire come navigare con successo in un settore competitivo e affascinante.


1. Come è iniziato il tuo viaggio nel mondo del vino? Raccontaci cosa ti ha portato a intraprendere questo percorso professionale.

Dopo la laurea in Lingue Letterature Straniere mi sono trovata con una sola certezza: insegnare Inglese o Spagnolo a degli adolescenti non sarebbe stata la mia “cup of tea”. Al tempo mi ero già avvicinata al mondo del vino attraverso il lavoro di cameriera svolto per pagarmi gli studi. Decidere di rimanere nel contesto wine è stato quasi naturale.


2. Quale formazione hai seguito per arrivare al ruolo attuale? Mi piacerebbe sapere quali studi o esperienze ti hanno preparata a diventare export manager.

Ho iniziato muovendo i primi passi in una cantina di dimensioni medie, occupandomi principalmente del commerciale. Ho avuto modo però anche di seguire progetti legati più al marketing, all’hospitality e all’organizzazione degli eventi aziendali. Nelle cantine meno strutturate la capacità di adattamento è fondamentale.

La miglior preparazione è stata la famosa “gavetta” che oggi sembra andare poco di moda. Per quanto riguarda una formazione più specifica sul vino, invece, ho dapprima fatto il corso per Sommelier AIS e successivamente il percorso WSET (Level 2,3,4).



3. Che impatto ha avuto il corso DipWSET sulla tua carriera? Quali competenze specifiche ti ha fornito e come ti ha aiutato a crescere professionalmente?

Il Diploma, indubbiamente, permette di acquisire una conoscenza approfondita a 360° del settore, e soprattutto, la competenza di saper parlare di vino in lingua inglese. Partivo già da un’ottima conoscenza della materia, tuttavia il Diploma mi ha dato maggior sicurezza e “autorevolezza”. Tuttavia, per quanto riguarda la carriera, se parliamo dello spessore che può avere un Diploma del WSET, in Italia c’è ancora tanta, ma tanta strada da fare.


4. Di quali mercati internazionali ti occupi per Serafini e Vidotto? Cosa rende questi mercati particolari o interessanti?

Seguo principalmente Europa e States. Sono mercati che hanno un grande potenziale, ma dove la concorrenza (anche con altre bevande) crea molta competizione. Si deve curare particolarmente la comunicazione, soprattutto per arrivare alle persone in target. Nel mio caso, non stiamo parlando di prodotti commerciali prodotti in milioni di esemplari né di articoli da GDO. Il posizionamento diventa essenziale, e le competenze e visioni apprese durante il Diploma mi aiutano molto in questo.



5. Qual è l’aspetto del tuo lavoro di export manager che ami di più? C’è qualche parte del tuo ruolo che ti entusiasma particolarmente.

Parlare di vino sempre e ovunque :) confrontandomi con altri players del settore, viaggiare, incontrare persone, arricchire la mia “library” - anche - attraverso le esperienze e culture altrui. E poi, poter parlare del Montello, portando con me questo piccolo pezzetto d’Italia in giro per il mondo.


6. Quali sono le difficoltà più grandi che hai dovuto affrontare in questo settore? Come le hai superate e cosa ti hanno insegnato?

Fino a qualche anno fa avrei detto il maschilismo. Il vino è un settore molto, troppo legato al genere maschile. Oggi mi viene da dire, piuttosto, l’ignoranza. C’è un sacco di gente che milita in questo settore che purtroppo non ha una preparazione adeguata. Soprattutto nella comunicazione e promozione del vino. E questo lo si nota dalla poca propensione che le nuove generazioni dimostrano per questa bevanda.


7. Quali pensi siano le qualità essenziali per avere successo come export manager nel settore vinicolo? Che competenze e attitudini sono cruciali per chi vuole intraprendere questa carriera?

Conoscere bene la materia, a 360°. Saper fare una corretta analisi del mercato e proporre le migliori strategie in base al tipo di prodotto e al target di riferimento.


8. Che consiglio daresti a chi desidera iniziare una carriera nel mondo del vino e dell’export? 

Amare il vino. Avere voglia di mettersi in discussione e di imparare. E, come minimo, fare almeno il 3° Livello del WSET.



Photo credits: Mara







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Salute e alla prossima!
E non scordarti: Sii curioso e assaggia sempre qualcosa di nuovo 🍷


👋🏻 Ciao, sono Mihaela Cojocaru DipWSET | Autrice del libro "Metodo WINExcel" | Export Coach | Wine Broker | WSET Educator | Docente export & digital marketing c/o Italian Food Academy & Methodus Srl (Edotto) | Event Planner | Host “SoMe Wine” Podcast🎙️



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