, la guida propone un approccio davvero unico e rivoluzionario alla scoperta del vino: invece di punteggi o classifiche, privilegia le emozioni e l’esperienza personale di ogni calice. Ogni vino selezionato viene raccontato come un incontro speciale, esaltando le storie dei produttori, i territori e le scoperte fatte dai wine expert che ne parlano.
1. Olga, cosa ti ha ispirato a creare una guida sul vino che si concentra più sull’emozione e sull’esperienza piuttosto che sui punteggi?
Grazie prima di tutto Mihaela per l’attenzione al progetto guida I Vini del Cuore. L’idea è nata nel 2021 per mettere l’accento sull’esperienza personale di chi degusta, perché il vino regala autentiche emozioni ed è capace di legarsi al ricordo di momenti particolari della nostra vita, cose che non si possono esprimere con un punteggio. Abbiamo quindi proposto la degustazione emozionale e con essa, il messaggio ai winelovers di tutte le generazioni di appassionarsi alla cultura del vino, alla ricerca della storie dei vignaioli, alla scoperta dei territori.
Il risultato è appunto una guida che ogni anno narra gli incontri dei nostri blogger con persone e calici e nonostante porti in copertina una annata di pubblicazione, risulta sempre piacevole da leggere per la varietà e tipicità dei contenuti.
2. Come selezioni il team di esperti che collaborano alla guida e quali caratteristiche ritieni fondamentali in un “wine ambassador”?
Le selezioni dei blogger sono sempre avvenute tramite estrazione di candidature pervenute su instagram; dalla prossima edizione abbiamo pensato di mantenere la squadra e continuare insieme, visti i buoni risultati e le capacità descrittive degli autori, che sono tutti sommelier diplomati tra l’altro…Si aggiungerà Roberto Tani @robdelvino. Per quanto riguarda i Wine Specialist e Ambassador la scelta è stata legata alla personalità, preparazione, competenza e serietà della persone e si sono creati rapporti molto forti non solo in ambito lavorativo. Un ringraziamento a tutti, dal profondo del cuore!
3. L’edizione 2024 si arricchisce con i vini dei Balcani e della Grecia. Cosa ti ha spinto a includere questi territori?
L’idea di allargare la narrazione dei vini del cuore anche a paesi esteri c’è sempre stata e finalmente si è realizzata questo anno, grazie alla conoscenza, professionalità e disponibilità di due esperti del settore: una sei tu Mihaela e l’altro Haris Papandreou ed entrambi sapete toccare con le vostre parole le corde del cuore e proporre autentiche meraviglie dei vostri paesi di origine. Il prossimo anno avremo con noi una personalità del mondo del vino che seguirà la sezione dei vini dell’Inghilterra…una bellissima sorpresa!
4. La guida include la nuova sezione "I luoghi del cuore". Cosa speri che questa aggiunta offra ai lettori?
La sezione che menzione i Luoghi del Cuore vuole segnalare al lettore locali dove sono presenti i vini in guida e che hanno partecipato attivamente alla promozione del progetto; un modo di ringraziare anche loro dell’ospitalità e della passione con la quale portano avanti il loro lavoro.
5. Durante la presentazione della guida al Merano Wine Festival, quale è stata la reazione del pubblico all’approccio emozionale della guida?
Sicuramente molto buona, già fin dallo scorso anno: da allora molti comunicatori hanno trattato l’argomento, anche alcune associazione del vino. La cosa non può che farmi piacere, dato che promuovo ( anche come medico!) il mindful drinking, un bere decisamente più consapevole, legato indissolubilmente a questo tipo approccio.
Quest’anno in degustazione abbiamo parlato del concetto di leggerezza come valore, non inteso come superficialità, descritto magistralmente da Italo Calvino: abbiamo degustato 6 vini, di cui due Greci per illustrare e far sperimentare questo concetto. Un momento davvero speciale e unico.
6. In che modo I Vini del Cuore contribuisce a promuovere un consumo consapevole del vino?
Cercare di capire cosa si ha nel bicchiere e soffermarsi sulle emozioni che il vino riesce a creare, promuove la coscienza e la consapevolezza, non certo lo stordimento e l’abuso: questo è uno dei nostri principali obiettivi, di promuovere in modo sano la cultura del vino.
7. Quali sono stati i principali feedback ricevuti dai lettori nel corso delle varie edizioni e come hanno influenzato l’evoluzione della guida?
Piace il discorso sul vino in cui la tecnica non sovrasta la descrizione dell’esperienza; tra l’altro le cantine vengono a scoprire di essere state selezionate solo in corso di stampa, perché gli autori hanno il divieto di chiedere ricompense o bottiglie per la menzione… teniamo molto a mantenere un comportamento etico e onesto e promuovere quello che davvero pensiamo e apprezziamo.
Grazie a Donatella Cinelli Colombini, che ha curato la prefazione dell’annata 2023, abbiamo iniziato a proporla anche in versione ebook, proprio per essere coerenti con i principi di sostenibilità che ci animano. La versione cartacea può naturalmente essere richiesta e la guida è in vendita sulle piattaforme editoriali più importanti e su Youcanprint.
8. Ci puoi raccontare un momento o un’esperienza indimenticabile legata alla scoperta di uno dei vini che hai inserito nella guida?
L’incontro con il produttore che ha un vino selezionato in guida è sempre un momento emozionante ma sicuramente, dovendo sceglierne uno, è quello dell’evento che ogni anno organizziamo a Genova al Museo Diocesano: ritrovarmi con gli amici che scrivono in guida a degustare quello che hanno scelto, il parlare con i vignaioli rappresentano sicuramente un’occasione speciale, il cui ricordo ti ripaga di tutte le fatiche!
9. Quali sono i tuoi obiettivi per le prossime edizioni della guida e come pensi di continuare a innovare nel mondo della comunicazione del vino?
L’obiettivo è quello di far conoscere sempre di più la guida social, che vedrà il prossimo anno impegnato a scrivere la prefazione Helmuth Köcher, il patron di Merano Wine Festival e di aumentare la visibilità delle cantine italiane e straniere selezionate dalla guida. Inoltre è iniziata una collaborazione VEENO, un giovane startup che propone l’invio del box del tema vinicolo scelto mensilmente a casa, con la quale abbiamo creato una linea dove troviamo I Vini del Cuore: questo permetterà di ricevere comodamente a casa le prime due bottiglie di una selezione che ha meritato l’attenzione dei nostri blogger. Cercherò inoltre di proseguire le mie visite ai territori, di continuare a studiare per portare sempre contenuti validi e interessanti e creare connessioni con stimati professionisti del vino per migliorare la comunicazione, partendo sempre da ottime basi.
Ho chiesto anche a Paolo Bellocchi, @paolowine per gli amici su IG, uno degli autori presenti alla presentazione a Merano di condividere la sua esperienza su come ha reagito il pubblico a questa nuova modalità narrativa senza punteggi?
E' stato bellissimo partecipare alla presentazione al Merano Wine Festival dell'edizione 2024 della guida I Vini Del Cuore. Un progetto emozionale a cui tengo molto. Sfogliando la guida, ho provato un forte senso di appartenenza e orgoglio, vedere la mia foto e i miei scritti ripaga tutto l'impegno messo a disposizione. La nuova copertina è splendida e il lavoro dietro ogni pagina si percepisce chiaramente. Da vero supporter e appassionato, da tre anni porto con me il cuore e l’entusiasmo in questo progetto che celebra l’amore per la cultura del vino in tutte le sue forme.
L'anteprima della guida si è svolta durante una masterclass, assaggiando vini del cuore veramente unici. Degustazione condotta magistralmente dalla relatrice, nonché ideatrice della guida, Olga Sofia Schiaffino che ha ammaliato tutti con racconti di particolari territori, vitigni, stili e curiosità di ogni singolo vino.
Photo credit: Olga
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Salute e alla prossima!
E non scordarti: Sii curioso e assaggia sempre qualcosa di nuovo 🍷
👋🏻 Ciao, sono Mihaela Cojocaru DipWSET | Autrice del libro "Metodo WINExcel" | Export Coach | Wine Broker | WSET Educator | Docente export & digital marketing c/o Italian Food Academy & Methodus Srl (Edotto) | Event Planner | Host “SoMe Wine” Podcast🎙️
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